Di seguito si riporta il testo di una lettera aperta
scritta dal sindaco Dario De Luca e indirizzata ai cittadini di Potenza:
“Gentili Cittadini di Potenza,
Vi scrivo questa lettera aperta perché siamo
ad uno snodo importante della vita amministrativa della nostra Città e ritengo
importante informarvi sulla situazione che stiamo vivendo.
Innanzitutto, avendo constatato che molti
tentano di insinuare il dubbio sulla effettiva necessità di dichiarare il
dissesto finanziario, mi preme evidenziare che da quando io mi sono insediato,
esattamente un anno fa, non vi erano già più le condizioni per accedere ad una
forma di riequilibrio pluriennale (il cosiddetto pre-dissesto), in quanto il
disavanzo di amministrazione relativo all’anno 2014, emerso in sede di
predisposizione del bilancio di previsione (che andava approvato entro il 30
settembre 2014), non consentiva di procedere alla stesura di tale bilancio.
Questo, infatti, doveva necessariamente chiudere in pareggio e non poteva certo
chiudere con un disavanzo di 25 milioni di euro.
Mi preme altresì far rilevare che coloro che
creano dubbi sulla procedura di dissesto adottata dal Consiglio Comunale, si
soffermano soltanto sulla “procedura”, ma evitano accuratamente di soffermarsi
sulle “cause” che hanno determinato il dissesto e sulle relative
“responsabilità”.
Le cause sono riferibili esclusivamente ad
una dinamica della spesa strutturale del Comune assolutamente fuori
controllo e tale da eccedere di ben 26 milioni di euro le entrate comunali.
Per spesa strutturale si intende una spesa
fissa, stabilita sulla base di contratti stipulati dall’Amministrazione con i
singoli fornitori di servizi esternalizzati (trasporto pubblico, pulizia e
sorveglianza degli immobili comunali, mense, assistenza ai disabili, ecc.),
oltre alle spese per il personale, per il pagamento delle rate di mutuo e per i
servizi di rete (energia, telefoni, ecc.).
Per salvaguardare l’Amministrazione Comunale,
bene supremo che ci è stato tramandato nei secoli dai nostri avi e che abbiamo
il dovere di consegnare intatto alle future generazioni, abbiamo affrontato,
con enorme fatica, il compito di portare i conti in ordine, mediante il taglio
delle spese, per ricondurle ad un imprescindibile equilibrio con le entrate.
Resta da equilibrare il disavanzo accumulato
nel 2014 e quello ulteriore che si formerà nel corrente anno 2015, mentre
confidiamo nel pareggio di bilancio di parte corrente a partire dal prossimo
anno 2016.
Ecco che, per conseguire il definitivo
equilibrio di bilancio, occorrono ben 34 milioni di euro che il nostro Comune
non è in grado di reperire con le sole proprie forze.
Abbiamo chiesto aiuto alla Regione Basilicata
e questa ci aveva già assicurato il proprio intervento, precisando però che
sarebbe stata in grado di intervenire nei quattro anni dal 2015 al 2018, ma non
nel biennio 2015 – 2016.
Abbiamo, quindi, sollecitato il Governo
nazionale affinché introducesse, nell’emanando Decreto Enti Locali, una norma
che allungasse il periodo di riequilibrio dai tre anni previsti oggi dalla
vigente legislazione (2014-2016) ai cinque anni (2014-2018), in modo da rendere
compatibile la norma con la possibilità di intervento della Regione Basilicata.
Lo scorso 19 giugno, il Consiglio dei
Ministri ha licenziato il suddetto Decreto Enti Locali, senza che questo
includesse la norma da noi auspicata, per cui l’intervento della Regione, così
come deliberato dalla Giunta Regionale lo scorso 14 maggio, risulterebbe vano
per il raggiungimento del riequilibrio entro il 2016.
A questo punto, con una lettera inviatagli il
22 giugno, ho richiesto al Presidente della Giunta Regionale, dottor Marcello
Pittella, di valutare la possibilità di concentrare l’intervento finanziario
della Regione nel biennio 2015 – 2016.
Ritengo che questa sia l’unica strada per
consentire alla Città di Potenza di raggiungere il riequilibrio finanziario e
di evitare un commissariamento che non gioverebbe certamente alla nostra
Comunità.
Alla luce di tutti gli sforzi compiuti, non
credo che il Comune di Potenza abbia altri modi di tornare a quella tanto
agognata “normalità amministrativa”, che prelude a una normalità sociale di cui
sentiamo tutti bisogno.
Credo di non aver omesso alcuna azione
finalizzata a ottenere il riequilibrio di bilancio, anche se rimane molto
lavoro da fare in molti altri campi dell’Amministrazione. Si pensi, a solo
titolo di esempio, al settore dei rifiuti, sul quale dobbiamo ancora
intervenire energicamente per renderlo più moderno ed efficiente, sia in
termini di raccolta sia di smaltimento.
Abbiamo, comunque, lavorato alacremente nel
settore della programmazione dei fondi comunitari e contiamo di licenziare
entro pochi giorni l’Agenda Urbana 2014-2020, che traccia le linee principali
di sviluppo della nostra Città.
Detto questo, vi preannuncio che, nel caso in
cui dovessi riscontrare l’impossibilità di riequilibrare il bilancio comunale
entro il 2016 con il contributo regionale richiesto, non avendo ulteriori
significativi margini per incidere sulle voci di spesa, rassegnerò le
dimissioni dalla carica di Sindaco.
Sono certo, comunque, che anche in questo
caso la Regione
Basilicata non farà mancare il proprio apporto alla nostra
Città, per consentirle, nei modi e nei tempi che riterrà possibili per il
proprio intervento, di uscire dalla difficile situazione finanziaria attuale e
di continuare sulla via dell’indispensabile risanamento.
Vi ringrazio per l’attenzione che mi avete
dedicato e Vi porgo cordiali saluti”.