Un decreto di sequestro per un valore di poco più di 99 milioni di euro è stato eseguito dalla Guardia di Finanza a carico di 61 privati considerati "indebiti percettori di contributi pubblici per la produzione di energia elettrica erogati dal Gestore dei servizi energetici (Gse)". Il sequestro ha riguardato beni mobili e immobili, "disponibilità finanziarie e partecipazioni societarie, fino alla concorrenza del danno constatato" in possesso ai 61 privati "in qualità di legali rappresentanti legati di 49 società titolari di altrettanti impianti solari fotovoltaici" realizzati su terreni agricoli della Basilicata. Il decreto di sequestro è stato emesso dal presidente della sezione giurisdizionale per il Lazio della Corte dei Conti, su richiesta della procura generale. Durante le "investigazioni erariali", la Guardia di Finanza ha accertato che "gli impianti beneficiari dei contributi statali erano stati costruiti in assenza di idoneo titolo giuridico autorizzativo e che i responsabili avevano anche ricorso all'artato frazionamento dei terreni e a prestanome".