Accusato di bancarotta fraudolenta aggravata, occultamento della documentazione contabile e autoriciclaggio, un imprenditore della provincia di Varese è stato posto agli arresti domiciliari. La misura prevede anche che non possa esercitare per 12 mesi l’attività d’impresa. L’arresto è stato eseguito dalla Guardia di Finanza di Taranto su disposizione della magistratura ionica. Le indagini riguardano il fallimento, nel 2022, di una società amministrata dall’imprenditore varesino ed operante nel settore della fabbricazione di macchine ed apparecchi per le industrie chimiche, petrolchimiche e petrolifere, la cui sede legale, nella fase prefallimentare, era stata trasferita da Tradate nel capoluogo ionico.
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