Dopo lo sciopero del 20 aprile, il 10 giugno prossimo i metalmeccanici lucani sciopereranno di nuovo, ma questa volta per otto ore, a sostegno della vertenza per il rinnovo del Contratto nazionale. Altrettanto faranno i loro colleghi in tutta Italia. Lo sciopero si rende necessario a causa dell’intransigenza della Federmeccanica che, dopo otto mesi di trattativa, su punti qualificanti il contratto come il salario, l’orario e gli appalti, è bloccata sulle posizioni espresse il 22 dicembre scorso e da subito rivelatesi dei veri e propri macigni sulla via di un accordo. “FIM, FIOM e UILM – ha riferito a Carinanews24 il seg. della Uilm , Marco Lomio - hanno dimostrato la volontà di giungere ad un contratto che sia in grado di rinnovare le relazioni industriali, migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l'occupazione, far ripartire gli investimenti e una nuova politica industriale.”
Dopo lo sciopero del 20 aprile, il 10 giugno prossimo i metalmeccanici lucani sciopereranno di nuovo, ma questa volta per otto ore, a sostegno della vertenza per il rinnovo del Contratto nazionale. Altrettanto faranno i loro colleghi in tutta Italia. Lo sciopero si rende necessario a causa dell’intransigenza della Federmeccanica che, dopo otto mesi di trattativa, su punti qualificanti il contratto come il salario, l’orario e gli appalti, è bloccata sulle posizioni espresse il 22 dicembre scorso e da subito rivelatesi dei veri e propri macigni sulla via di un accordo. “FIM, FIOM e UILM – ha riferito a Carinanews24 il seg. della Uilm , Marco Lomio - hanno dimostrato la volontà di giungere ad un contratto che sia in grado di rinnovare le relazioni industriali, migliorare le condizioni di lavoro, tutelare l'occupazione, far ripartire gli investimenti e una nuova politica industriale.”
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