Il 2018 ha rappresentato, per la Basilicata, un anno di incertezza e conferma. Come per il 2017, i livelli pre-crisi che si stavano gradualmente avvicinando stanno nuovamente ampliandosi in controtendenza con il complesso del Mezzogiorno, in cui la ripresa si è avviata più tardi ma sembra durare un po’ di più, pur nelle difficoltà che tornano in concomitanza con una nuova frenata dell’economia a livello nazionale. Emerge dal rapporto dell’Ires-Cgil.
I maggiori rilievi in positivo riguardano i dati dell’export, la cui crescita è in larga parte ascrivibile al settore dei mezzi di trasporto, le cui vendite all’estero sono aumentate dopo il calo dell’anno precedente. Positivo l’andamento dell’export del comparto automotive anche nel complesso del Mezzogiorno (+8,7%) cui si contrappone il dato registrato nelle regioni del Centro-Nord, dove nel 2018 si è avuta una flessione commisuratasi nel -2,4%.
In leggero miglioramento è il quadro che emerge dalla demografia di impresa.
Sempre sul lato occupazionale nel 2018 gli occupati sono diminuiti dello 0,7% (-2,2% nel 2017), dato peggiore rispetto al Mezzogiorno in quasi tutti i trimestri. Ma secondo l’Ires-Cgil la Basilicata non è una regione per donne.


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