Oggi inizia la raccolta firme contro l'autonomia differenziata


Comincerà oggi la raccolta firme per il quesito referendario contro l'autonomia differenziata, organizzata in Basilicata dal Comitato referendario che ha messo insieme le due province di Potenza e Matera. Durante un incontro con i giornalisti, che si è tenuto nei giorni scorsi a Potenza, sono state illustrate le ragioni che muovono in Italia l'iniziativa tesa ad opporsi al decreto Calderoli. "La legge - hanno detto i promotori - aumenterà i divari territoriali, spaccherà l'Italia, peggiorerà le diseguaglianze sociali, impoverirà il lavoro, penalizzerà le aree interne, frenando lo sviluppo". "Abbiamo avuto in Basilicata - ha detto il portavoce, il segretario regionale del Pd, Giovanni Lettieri - un numero tale di adesioni che supera abbondantemente le 34 sigle nazionali. La Basilicata - ha aggiunto - subirà un indebolimento su tutti i settori primari, in specie su sanità, trasporti e scuola. Dopo lo sforzo della raccolta firme, punteremo sui riformisti per una battaglia comune e per portare al voto 26 milioni di italiani. E l'Italia nelle occasioni importanti ha sempre superato gli steccati ideologici, decidendo per la cosa giusta". Ma anche il segretario generale della Uil Basilicata, Vincenzo Tortorelli, ha spiegato il percorso concordato con 45 tra partiti e associazioni, che vede le sedi della Uil e della Cgil impegnate in un supporto organizzativo grazie alla rete capillare della presenza sindacale sui territori. Per Tortorelli "si tratta di una riforma che rischia di scavare un'ulteriore profonda frattura tra i diversi territori e di accentuarne i divari, fino ad arrivare vicino alla disgregazione del nostro già fragile Stato nazionale, aumentando le disuguaglianze sociali e territoriali."

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