Oggi 9 luglio agricoltori e cittadini in piazza a Potenza dinnanzi alla sede della Regione. Da settimane migliaia di agricoltori in piazza da Nord a Sud dell’Italia manifestano contro l’invasione di 2,3 milioni di cinghiali, liberi di devastare i campi e minacciare la vita degli automobilisti a causa dei ritardi nell’attuazione dei piani regionali di contenimento. L’obiettivo della mobilitazione è far applicare a livello regionale le misure previste dal decreto interministeriale varato lo scorso anno per l’adozione di un Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica incontrollata. Nei piani delle Regioni dovrà essere previsto il coinvolgimento attivo dei proprietari e conduttori dei fondi muniti di licenza per l’esercizio venatorio e la costituzione di un corpo di Guardie volontarie, a livello provinciale, per colmare il deficit di organico della polizia locale con la possibilità di agire anche nelle aree protette. In Basilicata si contano 110mila cinghiali con le colture maggiormente danneggiate che sono i cereali, piante a frutto vigneti, ortaggi, foraggio, leguminose. Le aree in cui i danni si sono verificati con più frequenza e in quantità maggiore, sono quelle in prossimità dei Parchi. “La presenza della fauna selvatica rappresenta un pericolo per la incolumità delle persone e una tragedia dal punto di vista economico. Campi devastati – spiega il presidente regionale della Coldiretti di Basilicata, Antonio Pessolani - raccolti falcidiati, incidenti automobilistici anche mortali, assedio nelle campagne come nei centri cittadini. La presenza dei cinghiali non è un problema solo per gli agricoltori, ma per tutti. Ed è un problema che va risolto”.
Cinghiali: oggi in piazza a Potenza agricoltori e cittadini
Oggi 9 luglio agricoltori e cittadini in piazza a Potenza dinnanzi alla sede della Regione. Da settimane migliaia di agricoltori in piazza da Nord a Sud dell’Italia manifestano contro l’invasione di 2,3 milioni di cinghiali, liberi di devastare i campi e minacciare la vita degli automobilisti a causa dei ritardi nell’attuazione dei piani regionali di contenimento. L’obiettivo della mobilitazione è far applicare a livello regionale le misure previste dal decreto interministeriale varato lo scorso anno per l’adozione di un Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica incontrollata. Nei piani delle Regioni dovrà essere previsto il coinvolgimento attivo dei proprietari e conduttori dei fondi muniti di licenza per l’esercizio venatorio e la costituzione di un corpo di Guardie volontarie, a livello provinciale, per colmare il deficit di organico della polizia locale con la possibilità di agire anche nelle aree protette. In Basilicata si contano 110mila cinghiali con le colture maggiormente danneggiate che sono i cereali, piante a frutto vigneti, ortaggi, foraggio, leguminose. Le aree in cui i danni si sono verificati con più frequenza e in quantità maggiore, sono quelle in prossimità dei Parchi. “La presenza della fauna selvatica rappresenta un pericolo per la incolumità delle persone e una tragedia dal punto di vista economico. Campi devastati – spiega il presidente regionale della Coldiretti di Basilicata, Antonio Pessolani - raccolti falcidiati, incidenti automobilistici anche mortali, assedio nelle campagne come nei centri cittadini. La presenza dei cinghiali non è un problema solo per gli agricoltori, ma per tutti. Ed è un problema che va risolto”.
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