Anche la Basilicata con oltre cento
tra agricoltori e allevatori e' presente al presidio di due giorni al Brennero,
organizzato dalla Coldiretti per tutelare il Made in Italy e difendere il
lavoro degli imprenditori agricoli lucani e italiani. Assieme alla delegazione
lucana, i vertici regionali e provinciali dell'organizzazione agricola,
mobilitata per una proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla
trasparenza di quanto portiamo in tavola. L'obiettivo è raccogliere un milione
di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere
la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori, estendendo l’obbligo
dell’indicazione di origine in etichetta a tutti i prodotti alimentari in
commercio nell’Ue. “Non possiamo più tollerare l'invasione di prodotti
stranieri che mettono a rischio la salute dei cittadini” denunciano il
presidente della Coldiretti di Basilicata, Antonio Pessolani, al Brennero
insieme al direttore provinciale di Potenza, Maria Cerabona, al presidente
provinciale di Matera, Pietro Bitonti, a numerosi responsabili delle sezioni
territoriali e dei movimenti. Intanto da un’indagine Coldiretti/Ixe’ diffusa al Brennero, con diecimila agricoltori, arrivati da tutta Italia emerge che oltre otto consumatori su 10 (83%) chiedono lo
stop alle importazioni di prodotti agroalimentari che non rispettano le stesse
regole di quelli italiani in materia di sicurezza alimentare, ambientale e di
tutela del lavoro.
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