Rmi e Tis: i sindacati chiedono un "coinvolgimento largo e un impegno reale"


"Un coinvolgimento largo" e "un impegno sinergico di responsabilità e chiarezza tra Regione, Anci e mondo delle imprese" è stato chiesto da Cgil, Cisl, Uil, in riferimento alla situazione dei lavoratori beneficiari del Reddito Minimo di Inserimento e dei Tirocini di Inclusione Sociale, in presidio permanente a Potenza da martedì scorso. In una nota congiunta, le tre sigle hanno "messo in guardia il governatore Vito Bardi e l'assessore regionale al lavoro, Alessandro Galella, dal continuare con un comportamento contradditorio e senza proporre una chiara soluzione", per la situazione di una platea di circa 1.800 lavoratori che chiedono stabilizzazione e il riconoscimento dei diritti minimi. "Alla base della confusione - hanno scritto - c'è innanzitutto il mancato accoglimento della proposta di Cgil, Cisl, Uil di convocare un tavolo in Regione che affronti la questione in tutti i suoi aspetti, per fare luce sui percorsi da intraprendere per arrivare alla stabilizzazione dei beneficiari."
    "In caso contrario - hanno concluso - prospettiamo una grande mobilitazione che coinvolga tutti. C'è bisogno di fare chiarezza e di individuare i percorsi da intraprendere per garantire continuità di lavoro ai lavoratori interessati e soprattutto difendere la dignità di queste persone". (Foto dal web)


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