L’ex politico foggiano Danilo Maffei, candidato non eletto per il centrodestra (La Puglia Domani) alle elezioni regionali pugliesi del settembre 2020, era disposto “a pagare il singolo voto con la cifra di 30 euro in contanti”. E’ quanto emerge dall’ordinanza del Gip di Foggia che ieri ha portato all’interdizione dai pubblici uffici per un anno di suo padre, Ludovico Maffei, ex presidente di Astra, cooperativa di servizio per asili comunali. Una lavoratrice di Astra ha raccontato che una volta fu avvicinata da un conoscente che le chiese se poteva “votare una persona che sarebbe stata disposta a pagare il singolo voto con 30 euro in contanti”, specificando, a richiesta, che si trattava di Danilo Maffei. Per questa e altre analoghe vicende legate alle regionali, ci sono 21 persone, tra cui lo stesso Danilo Maffei, indagate per corruzione elettorale.
Gip di Foggia: candidato alle regionali 2020 prometteva 30euro per singolo voto
L’ex politico foggiano Danilo Maffei, candidato non eletto per il centrodestra (La Puglia Domani) alle elezioni regionali pugliesi del settembre 2020, era disposto “a pagare il singolo voto con la cifra di 30 euro in contanti”. E’ quanto emerge dall’ordinanza del Gip di Foggia che ieri ha portato all’interdizione dai pubblici uffici per un anno di suo padre, Ludovico Maffei, ex presidente di Astra, cooperativa di servizio per asili comunali. Una lavoratrice di Astra ha raccontato che una volta fu avvicinata da un conoscente che le chiese se poteva “votare una persona che sarebbe stata disposta a pagare il singolo voto con 30 euro in contanti”, specificando, a richiesta, che si trattava di Danilo Maffei. Per questa e altre analoghe vicende legate alle regionali, ci sono 21 persone, tra cui lo stesso Danilo Maffei, indagate per corruzione elettorale.
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