Estorsioni: chiesti 180 anni di carcere per componenti clan che imponevano pizzo


Oltre 180 anni gli anni di carcere chiesti dalla Procura Antimafia per i componenti dei clan che imponevano il pizzo agli imprenditori di Scafati e dell’hinterland vesuviano. In molti sono andati in ordinario, altri invece hanno scelto il rito abbreviato.
L'indagine La Procura, nello specifico, contesta 20 estorsioni tentate e consumate nei confronti di imprenditori titolari di esercizi commerciali ai quali venivano imposti servizi e forniture tra cui slot machine, oltre alla protezione dei propri locali tra Scafati e la provincia di Napoli. L'accusa della Dda è di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi (anche da guerra), violenza privata e illecita concorrenza. Tutti reati commessi tra il 2014 e il 2019.

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