Avrebbero ridotto in
schiavitù 19 ragazze di nazionalità bulgara, tra cui due minorenni,
costringendole a prostituirsi su una piazzola della Statale 16 nel territorio
di Serracapriola, nel Foggiano.
Per
i reati, contestati a vario titolo di
associazione per delinquere finalizzata alla tratta di esseri umani, riduzione
di schiavitù, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, sono stati
condannati dal Gup del Tribunale di Bari un 46enne bulgaro alla pena di 10 anni
di reclusione; e un suo connazionale
54enne a 4 anni. Una terza imputata, Iwona Barbara Gebska, 53enne polacca compagna di Krastev, era già stata condannata nel giugno scorso per gli stessi reati dalla Corte di Assise di Foggia alla pena di 4 anni di reclusione. I tre furono arrestati nel 2019 per fatti che risalgono
agli anni 2018-2019. La base logistica della presunta associazione
criminale era a Lesina, nel Foggiano.
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