Si tiene oggi alle ore 10, davanti all’ingresso B
dello stabilimento Stellantis di Melfi, il presidio di Cgil, Cisl, Uil e dei
sindacati dei metalmeccanici Fim, Fiom, Uilm, Confsal, Ugl a difesa dei livelli
occupazionali, della capacità produttiva e delle condizioni di lavoro di
Stellantis e dell’ area industriale di San Nicola di Melfi. Per i sindacati di
categoria "la fusione tra Fca e Peugeot non può essere considerata una
semplice operazione economico-industriale tra grandi gruppi dell’auto. Si
farebbe un grave errore di sottovalutazione. L’Italia, con la nascita di
Stellantis, deve salvaguardare il know-how dell’industria automobilistica
nazionale, pena un rischio concreto per il destino delle politiche industriali e
di migliaia di lavoratori e di interi territori e distretti produttivi, tanto
più che la fusione non interviene solo sugli stabilimenti di assemblaggio. Ci
sono due filiere di fornitura che vanno a sovrapporsi con rischi sulla filiera
di prossimità con gravissime conseguenze sull’indotto." Per i sindacati
"l’auspicio è che il governo vigili sul rispetto da parte dell’azienda
degli impegni assunti sugli investimenti e sul mantenimento dei livelli
occupazionali nonché degli standard qualitativi del lavoro."
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