Margherita Santarsiero e la figlia Anna Lovito - le donne delle pulizie nella chiesa della Santissima Trinità di Potenza all'epoca del ritrovamento del cadavere di Elisa Claps, il 17 marzo 2010 - sono state condannate a otto mesi di reclusione (pena sospesa) perché ritenute responsabili di false dichiarazioni. Le due donne - per le quali il pm, Laura Triassi, aveva chiesto la condanna a sei mesi di reclusione - avrebbero visto il cadavere della ragazza prima del ritrovamento ufficiale. Il pubblico ministero ha inoltre chiesto la trasmissione degli atti alla Procura "per i testimoni che il giudice non riterrà attendibili".
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