L’acqua in bottiglia non conosce crisi. Nel 2012 i consumi sono addirittura cresciuti rispetto all’anno precedente, passando a 192 litri d’acqua minerale per abitante con un grande impatto ambientale.
È il quadro che emerge da “Regioni Imbottigliate”, l’indagine annuale di Legambiente e Altreconomia sui canoni di imbottigliamento dell’acqua.
Dai dati emerge che sono poche le novità rispetto agli altri anni, e anche dove si è rivista la normativa, come nel caso della Puglia, non si è comunque adeguato il canone a quelli che sono i criteri dettati nel 2006 dalla Conferenza Stato-Regioni. Non bocciate, ma rimandate, sono le Regioni che, pur applicando un doppio canone, impongono importi inferiori ad 1€/m3, diversamente da quanto indicato dalle linee guida nazionali. Per il 2014 queste sono, di nuovo, la Basilicata, la Campania e la Toscana. Per Giorgio Zampetti i canoni di concessione stabiliti dalle Regioni sono estremamente bassi perfino in aree dove vi sono difficoltà di approvvigionamento idrico e il settore delle acque in bottiglia deve rientrare in una più ampia riforma della fiscalità ambientale.
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