La Corte costituzionale si pronuncerà sull'ammissibilità del referendum abrogativo della riforma della geografia giudiziaria, promosso da nove Regioni: Puglia, Basilicata, Abruzzo, Piemonte, Marche, Friuli Venezia Giulia, Campania, Liguria e Calabria. La decione sul referendum, che vuole cancellare il taglio di circa mille tra tribunali minori, sezioni distaccate di Corte d’appello e uffici del giudice di pace, è la prima della cause in ruolo della camera di consiglio della Consulta convocata per il 15 gennaio prossimo. Promotori del referendum i Consigli regionali "nella convinzione che la riforma, voluta dal governo Monti e portata avanti dall’esecutivo Letta, più che efficienza e risparmi, produca disservizi e penalizzi i cittadini".
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