Interventistica coronarica e interventistica strutturale sono i temi del Congresso regionale della Società Italiana di Cardiologia Interventistica (GISE) patrocinato dall’Azienda Sanitaria Locale di Matera che si svolgerà oggi, a partire dalle ore 14, al Mulino Alvino 1884 di Matera.
L'evento è organizzato da Rocco Contuzzi, Delegato Regionale G.I.S.E.
Basilicata e Dirigente Medico dell’Unità Operativa Complessa Cardiologia
– Utic dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, in collaborazione
con Giandomenico Tarsia, Direttore UOC Cardiologia
– Utic e con Eugenio Stabile, Direttore UOC Cardiologia – Utic
dell’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza.
Il Congresso regionale GISE Basilicata ha l’obiettivo di favorire e rinforzare l’interazione tra le due Emodinamiche della Regione al fine di migliorare l’uniformità dei percorsi di cura e trattamento delle patologie cardiovascolari di interesse interventistico; favorire e promuovere lo scambio culturale tra le due Emodinamiche regionali; creare un network delle Emodinamiche delle Regioni limitrofe nel rispetto del contesto nazionale; promuovere le attività di ricerca scientifica messe in campo dalla Società GISE.
Il Congresso regionale GISE Basilicata ha l’obiettivo di favorire e rinforzare l’interazione tra le due Emodinamiche della Regione al fine di migliorare l’uniformità dei percorsi di cura e trattamento delle patologie cardiovascolari di interesse interventistico; favorire e promuovere lo scambio culturale tra le due Emodinamiche regionali; creare un network delle Emodinamiche delle Regioni limitrofe nel rispetto del contesto nazionale; promuovere le attività di ricerca scientifica messe in campo dalla Società GISE.
“L’armonizzazione di tecniche e competenze mediche tra le due unità di
Emodinamica presenti in Basilicata – afferma il Commissario
Straordinario dell’ASM, Maurizio Friolo- è di fondamentale importanza
per rafforzare la collaborazione e lo scambio con l’obiettivo
di offrire ai cittadini un servizio sempre più qualificato aumentando
le possibilità terapeutiche”.
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