La siccità è sempre più un problema per la produzione di grano. Le altissime temperature unite alla mancanza di pioggia stanno bruciando i campi di grano sparsi sulla nostra penisola, a partire dalla Puglia, provocando un crollo della produzione nazionale del 20%. Secondo l’analisi svolta da Coldiretti sui dati forniti da Consorzi Agrari Italiani, in Italia un campo su cinque sta andando a fuoco, proprio nel periodo in cui avrebbe avuto inizio la mietitura. I primi risultati che arrivano dall’avvio delle operazioni della raccolta di grano, stanno confermando dunque le previsioni negative segnalate nelle scorse settimane, con un calo stimabile del 40/50% per quanto riguarda la produzione di grano duro al sud dove il clima torrido sta contribuendo e far sentire maggiormente gli effetti della siccità, soprattutto in Puglia, dove Coldiretti registra un resa per ettaro praticamente dimezzata. “L’unica notizia positiva- fa presente l’organizzazione- arriva dalla qualità, mediamente buona-ottima del raccolto. Dopo un 2023 caratterizzato da un’invasione di cereali turchi e russi – secondo Coldiretti – nei primi tre mesi del 2024 hanno varcato i confini nazionali oltre 2,1 miliardi di chili tra grano duro e tenero, in aumento del 15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.
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