La
disponibilità "a costituire i comitati referendari per la raccolta di
almeno 550 mila firme sul quesito referendario e a sostenere tutte le
iniziative per impedire le intese tra presidenti di Regione e sindaci" è
arrivata ieri, da Potenza, dal "Coordinamento della Basilicata contro
l'autonomia differenziata". Un presidio "per l'unità della
Repubblica e l'uguaglianza dei diritti" si è tenuto nel capoluogo lucano
davanti alla sede della Regione. Per la portavoce del movimento lucano, Carmen D'Anzi "un'Italia unita e indivisibile rischia di avere 20
sistemi scolastici, 20 sistemi sanitari, 20 normative ambientali e di sicurezza
sul lavoro, 20 gestioni delle infrastrutture". "Non
arretreremo di un passo - ha continuato - nella nostra opposizione ferma e in
una lotta politica e sociale in difesa dell'universalità dei diritti, della
coesione e solidarietà sociale nelle istituzioni e nelle piazze. La nostra
Basilicata - ha concluso - ha già delle carenze strutturali, con l'autonomia le
differenze con il resto dell'Italia saranno ulteriormente cristallizzate".
Il governatore Bardi, per precedenti impegni istituzionali, non ha potuto
ricevere una delegazione dei manifestanti che avevano chiesto un incontro. (Foto dal web)
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