Quattro arresti sono stati effettuati e una serie di perquisizioni sono state condotte per un presunto traffico di oli minerali in violazione delle norme fiscali tra l’est europeo e l’Italia. Tre delle persone coinvolte sono originarie della Basilicata, due sono attualmente in carcere, mentre il terzo è ai domiciliari. Si tratta di due imprenditori (Francesco e Giovanni Caroli, padre e figlio) e un autotrasportatore, Vito Miraglia. Tra questi anche un assessore comunale di Bernalda, Giovanni Caroli, la cui attività amministrativa è del tutto estranea ai fatti contestati. Le indagini, avviate due anni fa dalla polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Torino, hanno portato a scoprire un traffico di oli lubrificanti provenienti dalla Bulgaria e dalla Romania, evasi dall’imposizione fiscale italiana. Il giudice del Tribunale di Torino ha emesso misure restrittive contro gli arrestati, che saranno interrogati a Matera, nonostante la sua incompetenza territoriale. Gli imputati si sono dichiarati pronti a collaborare con le autorità . (Foto dal web)
Traffico illecito di oli minerali: 3 arresti in Basilicata
Quattro arresti sono stati effettuati e una serie di perquisizioni sono state condotte per un presunto traffico di oli minerali in violazione delle norme fiscali tra l’est europeo e l’Italia. Tre delle persone coinvolte sono originarie della Basilicata, due sono attualmente in carcere, mentre il terzo è ai domiciliari. Si tratta di due imprenditori (Francesco e Giovanni Caroli, padre e figlio) e un autotrasportatore, Vito Miraglia. Tra questi anche un assessore comunale di Bernalda, Giovanni Caroli, la cui attività amministrativa è del tutto estranea ai fatti contestati. Le indagini, avviate due anni fa dalla polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Torino, hanno portato a scoprire un traffico di oli lubrificanti provenienti dalla Bulgaria e dalla Romania, evasi dall’imposizione fiscale italiana. Il giudice del Tribunale di Torino ha emesso misure restrittive contro gli arrestati, che saranno interrogati a Matera, nonostante la sua incompetenza territoriale. Gli imputati si sono dichiarati pronti a collaborare con le autorità . (Foto dal web)
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