Crisi in agricoltura. Il
presidente della Copagri Basilicata, Nicola Minichino, in una nota ha sottolineato che
"continua ad aumentare l'elenco delle difficoltà con le quali gli
agricoltori lucani, al pari di gran parte dei colleghi del resto della
Penisola, sono costretti a confrontarsi quotidianamente. Alla difficile congiuntura economica, infatti,
caratterizzata da elevati costi di produzione e da sfavorevoli condizioni di
mercato, si sono aggiunti gli effetti del meteo avverso, con un inverno
estremamente caldo al quale ha fatto seguito una primavera molto secca con
scarsissime precipitazioni". Secondo il dirigente
dell'organizzazione di categoria, "le poche piogge hanno quasi azzerato la
disponibilità idrica necessaria a irrigare i campi, con conseguenze dirette
sulla produttività delle aziende. Si stimano cali produttivi significativi, che
per il grano duro arrivano fino al 50-60% e che riguardano praticamente tutti i
seminativi, con riduzioni nell'ordine del 40% e danni anche maggiori per le
leguminose e per le foraggere, con gravissime ripercussioni sulla filiera
zootecnica; senza contare, poi, il comparto olivicolo, che paga lo scotto
dell'assenza di programmazione delle semine orticole primaverili ed estive a pieno
campo.
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