Via libera, presso la casa
circondariale di Salerno, alla “pet therapy”. Un cane ha potuto di nuovo annusare il
suo amato padrone, un detenuto ristretto nella Casa circondariale di Salerno al
regime di Alta Sicurezza. Un’esperienza non nuova, quella dei cani in carcere,
ma che comunque fa discutere. Soprattutto, a fare polemica, e` il Sindacato Autonomo
Polizia Penitenziaria: “Mi stupisce la priorità che è stata data a questa
richiesta in un carcere con molte criticità come quello di Salerno – dice
Tiziana Guacci, segretario regionale per la Campania del SAPPE - Non discuto il
rapporto che si crea tra un padrone e il proprio cane ma spero che la
sensibilità dimostrata dalla Direzione a questa richiesta, venga riservata
anche agli interventi legati alla sicurezza e all’ordine interno del carcere”.
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