Dopo il via libera della Camera nei giorni scorsi al Decreto Sud e in attesa del passaggio definitivo la prossima settimana al Senato, il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo parla di passo avanti nelle politiche per lo sviluppo del Mezzogiorno: Per Cavallo è necessaria una politica che rilanci il Mezzogiorno con una "no-tax area" di almeno dieci anni e "robusti sgravi" contributivi per sostenere un grande ciclo di investimenti e per creare buoni posti di lavoro per i nostri giovani, nella consapevolezza che per crescere il Sud ha bisogno di un quadro normativo stabile. Insieme alla fiscalità di vantaggio – aggiunge Cavallo – vanno accelerati gli investimenti infrastrutturali per facilitare la mobilità delle persone, delle merci e della conoscenza con un grande piano di reti fisiche e digitali per recuperare il gap accumulato nei confronti delle aree più dinamiche del continente europeo. E poi - conclude il segretario della Cisl - serve un piano per le competenze e per il trasferimento tecnologico facendo dialogare in modo più organico scuola, università , ricerca e impresa».
Il segretario della Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo su "Decreto Sud"
Dopo il via libera della Camera nei giorni scorsi al Decreto Sud e in attesa del passaggio definitivo la prossima settimana al Senato, il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo parla di passo avanti nelle politiche per lo sviluppo del Mezzogiorno: Per Cavallo è necessaria una politica che rilanci il Mezzogiorno con una "no-tax area" di almeno dieci anni e "robusti sgravi" contributivi per sostenere un grande ciclo di investimenti e per creare buoni posti di lavoro per i nostri giovani, nella consapevolezza che per crescere il Sud ha bisogno di un quadro normativo stabile. Insieme alla fiscalità di vantaggio – aggiunge Cavallo – vanno accelerati gli investimenti infrastrutturali per facilitare la mobilità delle persone, delle merci e della conoscenza con un grande piano di reti fisiche e digitali per recuperare il gap accumulato nei confronti delle aree più dinamiche del continente europeo. E poi - conclude il segretario della Cisl - serve un piano per le competenze e per il trasferimento tecnologico facendo dialogare in modo più organico scuola, università , ricerca e impresa».
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