Nell’aula bunker del carcere di Trani continua il processo per il disastro ferroviario del 12 luglio 2016, lungo la tratta Bari nord, gestita da Ferrotramviaria, fra Andria e Corato. Nello scontro persero la vita 23 persone e altre 51 rimasero ferite. In questa fase vengono ascoltate le difese degli imputati, accusati a vario titolo di disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo e falso, per i quali l’accusa ha già chiesto (il 27 ottobre 2022) 15 condanne a pene comprese fra i 12 anni e i 6 anni di reclusione, più una assoluzione. Per Ferrotramviaria è stata chiesta la sanzione amministrativa di 1,1 milioni, oltre alla revoca delle autorizzazioni, licenze e concessioni per l’esercizio dell’attività (fra cui il certificato per la sicurezza) per un anno e la confisca di 664.000 euro, somma che – secondo l’accusa – la società avrebbe dovuto investire per mettere in sicurezza la tratta con la realizzazione e l’uso del blocco conta assi.
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