A Potenza presidio lavoratori Rmi/Tis


Un corteo composto da circa duecento lavoratori della platea del "reddito minimo di inserimento" e dei "tirocini di inserimento sociale", accompagnati dai rappresentanti sindacali dell'Usb e del Cub, si è mosso, ieri mattina a Potenza, in direzione della sede della Regione Basilicata, dove è stato istituito un presidio di protesta permanente. Facendo seguito alla prima manifestazione dello scorso 8 febbraio, i lavoratori hanno confermato l'intenzione di restare sul posto, in viale Verrastro, fino all'adozione dei provvedimenti del governatore della Regione Basilicata, Vito Bardi, rispetto agli impegni presi nel mese di gennaio scorso, "per chiedere - hanno spiegato i manifestanti - l'innalzamento della soglia minima dell'Isee per avere accesso ai benefici dei redditi di inserimento e dei tirocini, per rivedere la questione del divieto di cumulo tra reddito di cittadinanza e Rmi/Tis, con ogni sussidio nazionale, e per risolvere i problemi relativi alla stabilizzazione e alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro, attraverso il riconoscimento dei diritti minimi di garanzia per un lavoratore, come malattia, contributi, riposi e ferie". I manifestanti hanno chiesto infine "aiuto ai sindaci e alla Protezione civile per far sì che il presidio che abbiamo organizzato sia svolto nelle condizioni minime di sicurezza".

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