"Prima di abituarci all'idea che questa diffusa richiesta di droga sia
normale, con la conseguente normalizzazione delle attività criminali che le
girano attorno, si intervenga tutti in tempo per non bruciare un'altra
generazione": è l'appello lanciato, in una nota intitolata
"Basilicata, allarme spaccio", dal presidente del Cestrim, don
Marcello Cozzi. Citando le parole pronunciate dal Procuratore Generale,
Armando D'Alterio, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, don
Cozzi ha parlato di "un quadro allarmante, che sembra parlarci della
Basilicata come di un'enorme e grande piazza di spaccio". Il sacerdote ha sottolineato "come purtroppo quell'allarme sia vero, e
anzi, se visto con gli occhi della strada e cioè di tanti nostri giovani, sia
ancora più preoccupante. Quasi quotidianamente ascoltiamo il grido di aiuto di
genitori impotenti e disperati dinanzi a quel mostro che divora la vita dei
loro figli, ma anche di chi spesso con dovizia di particolari racconta di nomi,
luoghi, dinamiche che ripropongono purtroppo volti già noti, clan operanti giÃ
da tempo e nuovi personaggi in cerca di visibilità sui palcoscenici
criminali".
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