"E’ necessario ottenere subito da Stellantis, con il nuovo Governo, la disponibilità di un tavolo specifico per lo
stabilimento di Melfi”. Così il presidente di Confindustria
Basilicata, Francesco Somma. In una nota, Somma ha sottolineato che è
necessario “comprendere quali siano le reali prospettive industriali e
definire, di conseguenza, le azioni da mettere in campo per
salvaguardare livelli produttivi e occupazionali. Ma la sola difesa
dell’esistente – ha aggiunto – non può bastare. È necessario programmare
e realizzare tempestivamente le condizioni per nuovi investimenti. È
improcrastinabile che la Regione eserciti da subito nei confronti del
nuovo Governo una forte azione di sensibilizzazione rispetto
all’assoluta priorità che la questione Stellantis riveste per l’Italia e
per la Basilicata”. Ricordando che dell’indotto della fabbrica fanno parte 26
aziende, con tremila dipendenti, il presidente della sezione industrie
meccaniche di Confindustria Basilicata, Carlo Carulli, ha ricordato che
“nella migliore delle ipotesi il 2022 si chiuderà con circa 170 mila
auto prodotte, più del 32 per cento in meno rispetto ai già ridotti
volumi del 2019. Per Carulli "va messa a punto una vera e propria cassetta
degli attrezzi per accompagnare l’indotto in questa complicata fase di
transizione”, scongiurando “un serio rischio di
deindustriualizzazione per la filiera automobilistica lucana che
metterebbe in ginocchio la tenuta economica e sociale della regione. ”
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