Nella "Rems" di Tinchi un progetto per la "prosocialità"

Attraverso un piccolo dono realizzato con le proprie mani, gli ospiti della Rems (Residenza sanitaria per l'esecuzione delle misure di sicurezza di Tinchi) a Pisticci, hanno voluto regalare un sorriso, un momento di spensieratezza ai piccoli pazienti dei reparti di Neuropsichiatria infantile dell’ospedale di Matera e di Pediatria del presidio ospedaliero di Policoro (nella foto). I dieci ospiti della struttura sanitaria per l’esecuzione delle misure di sicurezza, che favorisce la riabilitazione in favore di autori di reato affetti da disturbi mentali, hanno creato dei pupazzetti da regalare ai bambini che si trovano ad affrontare difficoltà di salute. Si tratta di una cinquantina di simpatici “barbapapà” di feltro e pannolenci, completamente realizzati a mano all’interno di un laboratorio di “educazione all’altruismo” incluso un più ampio progetto riabilitativo di sensibilizzazione, che sono stato consegnati nei giorni scorsi ai bambini dei due reparti.
“L’obiettivo è manifestare, con un semplice gesto, vicinanza alle persone in difficoltà, indirizzando così i nostri ospiti a trattare con cura tutto ciò che è sensibile - sottolinea Domenico Faliero, responsabile della Rems gestita da un’Ati composta dalle cooperative sociali La Mimosa, Progetto Popolare, Dimensione Uomo, Vita Alternativa e Caris. "Un  progetto che - conclude -  intende promuovere la prosociolità, ovvero la competenza interpersonale nel portare benefici a un’altra persona senza aspettarsi ricompense; un metodo che costituisce un’efficace strategia per promuovere il benessere individuale all’interno della società"



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