Tv locali: "Inaccettabile l'attacco al pluralismo radiotelevisivo, serve intervento urgente"

"Autorizzazioni assegnate per veni anni, che vengono tolte prima della scadenza; canoni per l’uso delle frequenze aumentati; numeri sul telecomando ancora in discussione; forti limitazioni alle attività tramissive.” Dopo aver tolto alle televisioni locali parte dei canali a favore del 5G, adesso con il riordino delle frequenze televisive, stabilito da un decreto del Governo, sono diverse le tv locali che a breve dovranno chiudere. Nonostante l’intervento di diverse associazioni di categoria la politica non è intervenuta per apportare modifiche al decreto rischiando di mettere in ginocchio un comparto dietro il quale ci sono famiglie con investimenti, mutui, ma soprattutto con l’impegno costante nell’informare e raccontare il proprio territorio come nessuna rete nazionale ha mai fatto. Per l’intero settore “l’attacco al pluralismo radiotelevisivo che si sta perpetrando è inaccettabile: con le TV Locali che rischiano di spegnersi per sempre, vengono soppresse la libertà d’informazione, la libertà d’impresa e in particolare la voce del territorio.”

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