"Tutti i 16 siti lucani individuati per localizzare il Deposito
nazionale unico dei rifiuti radioattivi sono caratterizzati sia da produzioni
agricole ed agroalimentari di particolare pregio, qualità e tipicità , sia da
aree archeologiche." Così Coldiretti Basilicata che
nelle scorse ore ha inviato alla Sogin le proprie osservazioni elaborate
sulla scorta delle approfondite analisi e valutazioni condotte da un gruppo di
esperti coordinato dall’associazione “Scanziamo le scorie” e grazie anche alle
indicazioni ed al contributo di imprenditori agricoli ed agroalimentari
associati. Dopo la manifestazione organizzata lo scorso 28 febbraio a Matera
contro le proposte della Sogin e dopo la presentazioni delle osservazioni
tecnico scientifiche del 4 marzo, Coldiretti Basilicata ha continuato a
lavorare per scongiurare che questo tipo di impianto possa essere localizzato
in zone agricole produttive e dal gran valore ambientale e turistico.
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