Focus sull'ipotesi di localizzare in
Basilicata il deposito di scorie radioattive in Basilicata dove
nell'area fra Genzano, Acerenza, Oppido lucano e Irsina, dove
la Sogin ha individuato 7 zone classificate nella categoria C (aree
in zona sismica 2) della carta dei siti potenzialmente idonei alla
localizzazione del deposito nazionale dei rifiuti nucleari. "Un’area fortemente vocata
all’agricoltura, ma anche un’area che coincide con la zona
dell’antica via Appia indicata nella proposta progettuale del
Ministero dei beni culturali denominata “Appia regina viarum” e
che un altro ministero, quello dello Sviluppo economico, ha
individuato per la realizzazione di progetti di “agricoltura di
precisione”, dove da più di trent’anni si attende l’avvio
(forse imminente) del completamento del Distretto G, che consentirÃ
di irrigare un territorio molto vasto." Per evidenziare queste
caratteristiche del territorio si è riunito nei giorni scorsi il gruppo di lavoro con i
sindaci di Genzano, Oppido Lucano ed Acerenza ed i rappresentanti
dell’Ordine degli agronomi di Matera, dell’Apt, delle
Soprintendenze paesaggistica ed archeologica del Mibact, dell’Unibas,
con i consulenti che si occupano del Piano paesaggistico regionale ed
i funzionari del Dipartimento Agricoltura della Regione. Il gruppo di
lavoro, coordinato dall’architetto Anna Abate del Dipartimento
Ambiente, si riunirà nuovamente nella prossima settimana. Per l'assessore regionale
all'Ambiente, Gianni Rosa nell'ipotesi di individuazione dei siti è
stata fatta “una classificazione basata su informazioni vecchie e
parziali e su un quadro evidentemente non aggiornato."
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