Un detenuto della
sezione "alta sicurezza" del carcere di Melfi (Pz) ha
aggredito un assistente capo della Polizia penitenziaria colpendolo
con un pugno alla nuca, procurandogli una contusione giudicata
guaribile in tre giorni dai medici dell'ospedale.
L'aggressione è avvenuta sabato scorso ed è stata resa nota dal Sappe (Sindacato autonomo Polizia penitenziaria). L'agente aggredito, nei giorni precedenti aveva segnalato un'infrazione commessa dal detenuto - un italiano che era fra gli evasi dal carcere di Foggia, nella rivolta cominciata l'8 marzo scorso - che è stato poi giudicato e sanzionato dal consiglio di disciplina.
L'aggressione è avvenuta sabato scorso ed è stata resa nota dal Sappe (Sindacato autonomo Polizia penitenziaria). L'agente aggredito, nei giorni precedenti aveva segnalato un'infrazione commessa dal detenuto - un italiano che era fra gli evasi dal carcere di Foggia, nella rivolta cominciata l'8 marzo scorso - che è stato poi giudicato e sanzionato dal consiglio di disciplina.


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