“La sospensione in Basilicata dell’attività di screening oncologico per la prevenzione del tumore al colon retto e cervico uterino ha assunto connotati grotteschi. Per il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, in un momento in cui l’emergenza pandemica richiede il massimo dell’attenzione e dell’impegno delle istituzioni nel garantire un sistema di prevenzione che funzioni, si abbandona al suo destino un’attività fondamentale per la tutela della salute dei lucani”. Per Summa il prolungarsi del blocco dell’attività di screening mette a rischio la salute di 15mila donne lucane oltre a vanificare i 20 anni e più di politiche della prevenzione, fiore all’occhiello della nostra regione.
Posta un commento