Gioco e anziani: presentata ricerca Spi Cgil

Le persone anziane, in Basilicata, "giocano prevalentemente per tentare la fortuna e per solitudine: prediligono il gratta e vinci e il lotto, in quanto non considerati giochi d'azzardo, e i luoghi adibiti sono ricevitorie, tabaccherie e bar". È quanto emerge dalla ricerca sulla dipendenza dal gioco di azzardo promossa dalla Spi Cgil Potenza, dall'Asp e dell'associazione "Famiglie fuori gioco su" un campione di 700 persone con una media di circa 68 anni. La ricerca è stata presentata a Potenza. “Abbiamo creduto che nessuno meglio di un sindacato come lo Spi Cgil, potesse operare al fine di comprendere i comportamenti e le motivazioni che spingono al  gioco sempre più persone anziane e abbiamo pensato di analizzare le conseguenze sia in termini di spesa e sia di problemi di relazione" - afferma Pasquale Paolino, segretario dello Spi Cgil. "Sono sconcertanti – ha continuato Paolino – i dati ufficiali diffusi dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli su quanto è stato speso in Basilicata nel corso del 2018 per il gioco, tra  lotterie istantanee, slot machine, lotto e superenalotto: 524 milioni e 757 mila euro, quasi 320 milioni nella provincia di Potenza. Oltre 900 euro a persona. Oltre 2.000 euro a famiglia. Il gioco d’azzardo  patologico è diventato ormai anche nel nostro territorio  un’emergenza sociale, che si diffonde in maniera impressionante  con conseguente drammatiche per molte famiglie e lo stesso tessuto  sociale”.

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