Anche i lavoratori lucani, presso lo stabilimento nella zona industriale di Tito, tra i mille interessati dalla vertenza Blutec: azienda con sede principale interessata da reindustrializzazione a Termini Imerese in Sicilia ed altre in Abruzzo e Piemonte, accusata dalla Procura di Torino di malversazione ai danni dello Stato. Secondo i finanzieri del nucleo di polizia economica finanziaria di Palermo, in particolare, i dirigenti dell’azienda non avrebbe speso 16 dei 21 milioni milioni assegnati da Invitalia, poi finiti in spese non ammissibili, come investimenti all’estero. A seguito dell’incontro che si è tenuto al Ministero dello Sviluppo economico, è emerso lo “stato di estrema difficoltà e di incertezza in cui versa – ha dichiarato Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm. Innanzitutto – ha precisato in una nota – ci è stato spiegato che sul sequestro si dovrà esprimere il Tribunale di Torino prevedibilmente entro una ventina di giorni. In ogni caso l’amministrazione, se sarà confermata, avrà sei mesi per varare un piano industriale e per presentarlo al Tribunale”.
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