Anche una delegazione di Coldiretti Basilicata, a Lecce con migliaia di agricoltori, cittadini e rappresentanti della società civile che hanno invaso il centro cittadino contro la gestione inconcludente dell’emergenza Xylella che ha devastato milioni di ulivi in Puglia e dal Salento sta avanzando inesorabile verso Nord. “Fermiamo la Xylella E' #disastrocolposo”, “Burocrazia fa più danni della Xylella”, “Piu' scienza e meno stregoni”, sono solo alcuni degli slogan apparsi su striscioni e cartelli della protesta per denunciare i ritardi e chiedere interventi decisi per espiantare, reimpiantare e far rinascere le aree colpite, dopo anni di annunci, promesse, rimpalli di responsabilità della burocrazia e decreti senza impegni concreti per la ricostituzione del patrimonio olivicolo distrutto, mentre gli agricoltori non sanno come comportarsi per realizzare nuovi impianti resistenti e tornare a lavorare e produrre. “Se non verrà fermata l’epidemia nei prossimi cinque anni – afferma il presidente regionale, Antonio Pessolani - rischia di essere infettato l’intero mezzogiorno d’Italia, dalla Basilicata alla Calabria, dalla Campania al Molise."
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