Lavoro nero: braccianti picchiati dopo ispezione Nil

Due braccianti romeni, un uomo e una donna, sono stati picchiati dal 'caporale' e da altri tre connazionali, dopo l'accesso ispettivo dei carabinieri del Nil nel magazzino in cui i lavoratori riponevano nelle cassette la frutta e gli ortaggi che raccoglievano nelle campagne di Ginosa e Castellaneta, perché sospettati di essere 'confidenti' degli investigatori. E' uno dei particolari emersi nel corso dell'indagine dei carabinieri di Taranto che ha portato all'arresto di un imprenditore italiano di 43 anni e di un suo collaboratore romeno, che svolgeva le mansioni di 'caporale'. I tre romeni che hanno partecipato alle 'spedizioni punitive' nei confronti dei braccianti (un uomo riportò fratture al volto giudicate guaribili in un mese e una donna lesioni al volto e all'addome guaribili in pochi giorni) sono stati denunciati per lesioni personali.

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