Taranto è la città più bersagliata per procedimenti di usura e di estorsione, con 8600 famiglie sotto usura e il 42 per cento di imprese che pagano il pizzo”. Michele Cagnazzo, responsabile dello Sportello antiracket e antiusura presso Casartigiani, dati Eurispes e ISEE alla mano, spiega: “Siamo tra le prime quindici città in Italia per il fenomeno”. La soluzione c’è: sta nel coraggio di denunciare, affidandosi allo Sportello che seguirà la vittima in tutto l’iter processuale: “Ci costituiremo parte civile”. Oltre alla denuncia della vittima, serve la presenza del Comune. “L’amministrazione comunale – tuona il responsabile – è latitante. In città più civili il fenomeno viene contrastato con il sistema premiale”.
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