L'esproprio dell'Ilva subito da Riva Fire è avvenuto in base a due perizie senza "attendibilità scientifica" e "probatoria" assunte dal Gip di Taranto, "senza contraddittorio con palese violazione dei più basilari cardini della Costituzione italiana e della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo". Lo sostengono gli ex azionisti dell'Ilva nella memoria inviata alla DG Concorrenza Ue, sottolineando anche che i dati sull'inquinamento sono "aggregati" e sull'area insistono oltre all'Ilva "il petrolchimico di Eni" e Cementir.
Posta un commento