Per una ventina di giorni si potrebbe usare ancora il centro di trasferenza di Tito. È emerso dall’incontro dell’Osservatorio regionale dei rifiuti che si è tenuto ieri e a cui l’assessore comunale all’ambiente Pepe ha illustrato le sue proposte per ovviare al blakout provocato dalla chiusura del centro di Trasferenza di Tito su ordinanza dell’Ente Parco: rimodulazione del flusso dei rifiuti ad Atella, messa in funzione in deroga della stazione di trasferenza di Vallone Calabrese a Potenza, ex inceneritore di San Luca Branca, per cui è gia in corso l’iter burocratico per l’avviamento che vedrà venerdì un primo sopralluogo.
Intanto le conseguenze della chiusura nella città di Potenza, che conferisce al centro di trasferenza di Tito i 2/3 dei rifiuti, sono ancora molto contenute.
Posta un commento