Beni confiscati a clan di Angri: respinto ricorso in Cassazione

Sono state confermate dalla Cassazione le confische mmobiliari a carico di un uomo a capo di un clan ad Angri, e di alcuni dei suoi familiari. I giudici hanno rigettato i ricorsi presentati dalle difese. I beni erano stati bloccati in ragione della personalità dell'uomo, "soggetto connotato da pericolosità, per essere stato condannato con sentenze definitive o comunque confermate in appello per delitti contro il patrimonio, contro la persona, sfruttamento della prostituzione, porto illegale di armi e usura, quest'ultimo reato in grado di valergli il soprannome di "pronto soccorso".

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