Giovani ragazze italiane venivano adescate anche sul web con offerte di lavoro a tempo indeterminato e poi venivano "avviate" alla prostituzione e sfruttate in centri massaggi in diverse città italiane. La scoperta è stata fatta dalla Squadra Mobile di Ancona, coordinata dalla Procura, con un'operazione a cui hanno collaborato tutte le Questure interessate: in carcere è finito un 40enne di origini pugliesi mentre sua moglie è stata posta agli arresti domiciliari. Altre tre donne italiane sono state sottoposte ad obbligo di dimora mentre l'abitazione di una sesta indagata a piede libero è stata perquisita. Sono stati sequestrati nove immobili che ospitavano i centri massaggi ad Ancona, San Benedetto del Tronto, Curtatone (Mantova), Bologna, Faenza (Ravenna), San Giovanni Marignano (Rimini), Pescara e Barletta.
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