Appropriazione indebita, minacce, sostituzione di persona, falso e truffa a danno di numerose ditte e società italiane ed estere. In ventisette finiscono a giudizio, su decisione del gup, coinvolte nell’inchiesta «Ghost Truck». L’operazione fu condotta dai carabinieri della compagnia di Como e dalla sezione p.g. della polizia. Diverse le ditte per le quali è stato fissato il dibattimento. Secondo le accuse, il gruppo, ben «strutturato», avrebbe operato mediante l’utilizzo di più ditte impegnate nel trasporto per conto terzi di merci su strada. I mezzi utilizzati erano sempre gli stessi, ma venivano “camuffati” con targhe false o condotti tramite l’uso di false patenti. Il gruppo procacciava i vari trasporti chiamando ditte e società e aveva basi dislocate tra Napoli, Salerno e l’Agro nocerino.
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