Al termine di un processo celebrato con il rito abbreviato, il gup di Potenza, Lucio Setola, ha condannato a sei anni di reclusione Michele Di Cosimo, e a quattro anni Angela Di Noia, accusati di gravi lesioni in relazione a una vicenda avvenuta lo scorso aprile a Lavello (Pz). Di Cosimo, sposato con Di Noia era stato arrestato per detenzione di droga: la donna lo convinse a vendicarsi di una persona che riteneva responsabile dell’accaduto. Lui poi si vendicò effettivamente, cercando il “colpevole” dell’arresto e picchiandolo con una spranga di ferro. I due furono arrestati dai Carabinieri.
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