Un risarcimento di 13,2 milioni di euro, forse uno dei maggiori richiesti allo Stato, in particolare ai Ministeri dell’Interno e della Difesa: la richiesta e’ contenuta nella citazione presentata dagli avvocati della famiglia Fontana, per l’omicidio di Anna Rosa Fontana avvenuto il 7 dicembre 2010 a Matera dall’ex convivente, Paolo Chieco – per la "presunta responsabilità omissiva delle forze dell’ordine, che quella sera, secondo i legali, non sarebbero intervenute per difenderla, nonostante le molte telefonate di aiuto e un’ordinanza che vietava a Chieco di avvicinarsi a meno di 300 metri".
Nel 2012 l’uomo e’ stato condannato in appello a 30 anni di carcere per l’omicidio: nel 2005 ci fu anche una prima condanna a otto anni e quattro mesi per aver tentato di uccidere Anna Rosa Fontana, facendola finire in coma. Ieri a Potenza, si e’ svolta l’udienza del processo civile.
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