“40 anni fa il
terremoto che devastò la Basilicata”. Così il segretario generale della
Cgil Basilicata, Angelo Summa, il quale ha rimarcato il ruolo del sindacato
durante e dopo l’ evento sismico che colpì la Basilicata 40 anni fa, lasciando
sui territori un costo enorme: tremila morti, più di ottomila feriti e 300mila
senzatetto, intere aree produttive rase al suolo e città e paesi scomparsi. "Il sindacato - ha aggiunto Summa – si trovò ad affrontare
una grande sfida. La ripartenza delle zone terremotate fu affidata a strumenti
che, seppur fra le tante farraginosità, scandali e inefficienze, ebbero un
impatto positivo duraturo. E Anche la legge 219/1981, creata ad hoc per la
ricostruzione delle zone colpite dal sisma, “pur fra le tante distorsioni
generate – spiega Summa – ebbe un peso per la ricostruzione. In Basilicata
vennero spesi circa 3.700 miliardi di vecchie lire. L'opera di recupero del
patrimonio edilizio, sia pure tra ritardi e lentezze e con tempi diversi da
provincia a provincia, è stata quasi ultimata sia in Campania che in Basilicata,
al netto della soluzione abitativa ancora da dare a circa 350 residenti del
Bucaletto a Potenza. Determinante fu il ruolo del sindacato." (nella foto incontro di Luciano Lama con i sindaci dei paesi colpiti dal terremoto del 1980)
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