AssoRadio: “Si faccia marcia indietro sulla suddivisione dei fondi”


Nei primi mesi del 2020 il Mise ha istituito un Fondo di Emergenza Covid-19 di 50 milioni di Euro che andava diviso fra tutte le radio e tv locali, che avevano sofferto nel 2020 di un calo di fatturato, a seguito della chiusura degli esercizi commerciali disposta dal Governo per prevenire l’ondata pandemica. Invece, il Fondo di Emergenza è stato “agganciato” alla graduatoria del 2019, anno in cui non c’era ancora nessuna pandemia escludendo di fatto oltre 400 fra radio e tv locali. Assoradio, l’associazione delle Radio Italiane unite di cui fanno parte le emittenti del Gruppo Emmedue, aggiunge che sulla questione è intervenuta anche l’Autorità Garante per la concorrenza ed il Mercato, a Maggio 2020, che ha individuato elementi di criticità nelle modalità di ripartizione. Come andrà a finire ? Che molti soldi andranno nelle tasche di pochissimi imprenditori. Una stazione lombarda (che si sente fra l’altro a Milano ma non in tutta la Regione) forse prenderà più di tre-quattro milioni di euro. Un’altra stazione pugliese, più o meno altrettanto. Un modo corretto di amministrare il denaro pubblico? Perché quei soldi questo sono: denaro pubblico. Non sono (non ancora) soldi del Recovery Fund.” “Ci auguriamo – conclude Assoradio -  che qualcuno faccia marcia indietro, e divida equamente fra tutte le emittenti (che sono regolarmente concessionarie dello Stato) quel denaro pubblico che proviene dalle tasche di tutti i cittadini.”

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