"Continuare a minimizzare il disastro colposo che si è consumato in Puglia è inaccettabile. Vengono propinati numeri al lotto da chi evidentemente ignora, ancora dopo sei anni, la differenza tra le zone demarcate, dove è in atto l'attività di monitoraggio, e l'area infetta dove non ci sono abbattimenti e monitoraggi". Lo afferma in una nota Coldiretti Puglia, evidenziando che "secondo i dati dell'ultimo monitoraggio, che risale ad agosto, sono stati trovati altri 43 ulivi infetti nelle province di Brindisi e Taranto, con il numero di piante infette che sale a 928".
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