Tito (Pz): sventata truffa ad anziana

Sventata l’ennesima truffa ad un’anziana a Tito, grazie ad un’impiegata dell’ufficio postale che ha allertato i carabinieri. La donna, una 83enne vedova, è stata contattata telefonicamente da un carabiniere di Roma che, dopo essersi presentato, ha comunicato alla donna di far trattenere in caserma suo nipote perchè accusato di aver provocato un incidente stradale con feriti e quindi, poiché bisognava riparare al danno, le ha chiesto di andare all’ufficio postale e prelevare 2.500 euro, che sarebbero poi stati ritirati da un avvocato di Potenza. L’agitazione della donna ha insospettito l’impiegata che ha allertato i carabinieri.

Intanto i Carabinieri di Potenza, a tal proposito, tornano a fornire alcuni consigli utili per cercare di sventare truffe di questo tipo prima che vengano messe a segno: in particolare, gli appartenenti alle Forze dell’Ordine, se entrano in casa dei cittadini, indossano l’uniforme e hanno veicoli riconoscibili con scritte quali: “Carabinieri”, “Polizia di Stato”, “Guardia di Finanza” o “Polizia Locale”. Inoltre, non bisogna aprire la porta di casa a sconosciuti, anche se dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Non bisogna chiamare, assolutamente, numeri di telefono forniti da sconosciuti, perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice. Se non si è sicuri, non aprire la porta per nessun motivo, dire di tornare più tardi e chiamare il 112. Bisogna poi considerare che nessun Ente o azienda manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false. Nessun dipendente può riscuotere o rimborsare importi in denaro a domicilio. Non fermarsi mai per strada per dare ascolto a sconosciuti che chiedono informazioni, dati personali oppure invitano a mostrare documenti, denaro ed oggetti di valore. Per quanto riguarda, invece, le operazioni in banca o in ufficio postale, se possibile, farsi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni e in quelli di scadenze generali. Occorre ricordare sempre che nessun cassiere insegue per strada i clienti per far presente un errore di conteggio del denaro che ha consegnato. Infine, se si ha il dubbio di essere osservati, è opportuno fermarsi all’interno della banca o delle Poste e parlarne con gli impiegati o con il personale di vigilanza. Se questo dubbio sorge per strada, occorre entrare in un negozio oppure cercare una compagnia sicura.

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