Fisascat Cisl, Filcams Cigl, Uiltucs Uil su incertezza futuro lavoratori Apea

Incertezza sul futuro dell'Apea – l'Agenzia per l'Energia e l'Ambiente – che impiega 21 lavoratori part-time. Le segreterie regionali di Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil temono per le ricadute occupazionali che la riforma delle Province potrebbe determinare sulle società partecipate, tra cui proprio l'Apea. Intanto in una lettera inviata al presidente della Provincia, Franco Stella, all'assessore provinciale all'Ambiente, Giovanni Rondinone, e ai vertici di Apea, i segretari di Fisascat Filcams Uiltucs, Aurora Blanca, Angelo Vaccaro e Filippo Viggiano, hanno sollecitato la convocazione di un nuovo tavolo di confronto – dopo quello dello scorso 3 giugno – per riprendere la discussione sia sul futuro dell'agenzia sia su alcune problematiche non risolte in materia contrattuale. Denunciata dai sindacati in particolare la parziale applicazione del contratto nazionale del terziario solo per la parte riguardante il salario e l'orario di lavoro ma non per i contributi previdenziali che Apea versa erroneamente all'ex Inpdap, l'istituto previdenziale del pubblico impiego. Fisascat Filcams Uiltucs rivendicano inoltre l'applicazione del contratto di settore e la possibilità di ridistribuire tra il personale in forza le ore che si sono liberate a seguito della fuoriuscita di tre unità.

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